04/10/2023

FELICITA’ di Micaela Ramazzotti

Felicità, presentato in Concorso Orizzonti Extra, segna l’esordio dietro la macchina da presa per Micaela Ramazzotti. La storia è quella di una famiglia disfunzionale, al limite del patologico, in cui i due figli sono costretti a scontrarsi quotidianamente con genitori manipolatori, superficiali ed egoisti. Desirè, interpretata dalla stessa Micaela Ramazzotti, lavora come parrucchiera sui set cinematografici e ha una relazione con Bruno (Sergio Rubini), un professore universitario più grande di lei che non si fa mancare occasione per sminuirla. Generosa ma piuttosto ingenua, Desirè è sottoposta ai continui ricatti morali ed economici del padre Max (Max Tortora), che approfitta senza rimorso del suo buon cuore con la colpevole complicità della madre (Anna Galiena). Suo fratello Claudio (Matteo Olivetti) soffre di depressione e non ha alcuna prospettiva per il futuro. Desirè fa quello che può per destreggiarsi tra le difficoltà di una vita che continua a negarle quella felicità che dà il titolo al film e che lei insegue con determinazione per se stessa e per gli altri.

L’esordio di Micaela Ramazzotti, anche co-autrice della sceneggiatura, è un racconto viziato da qualche difetto nel ritratto e lo sviluppo dei personaggi, che spesso cadono nella trappola del cliché e che non godono del giusto approfondimento. Difetto evidente nella rappresentazione di Claudio, le cui complessità di giovane alle prese con problemi di salute mentale non emergono mai con la dovuta forza, o in quella di Max, che sfocia nella caricatura, complice la recitazione (volutamente) sopra le righe di Tortora. Felicità è tuttavia un film genuino, schietto e sincero, in cui si percepiscono la purezza e il calore dello sguardo di Ramazzotti nel raccontare col cuore in mano una storia autentica. L’esordio di Ramazzotti è un film di cui si percepiscono lo slancio e l’anima e che si fa perdonare volentieri qualche ingenuità a fronte di una certa lucidità di intenti e dell’affetto che la regista prova per questa storia “storta” con personaggi imperfetti.

Anna Culotta