14/09/2022

LA SYNDACALISTE di Jean-Paul Salomè

“La sindacalista”, il film tratto dalle vicende di cronaca che segnarono la vita e la carriera di Maureen Kearney, interpretata da una convincente Isabelle Huppert, durante il governo Sarkozy e quello di Hollande, è firmato dal regista Jean Paul Salomè.

La vicenda, come riportato dai giornali dell’epoca, riguardava lo scandalo per la cessione di tecnologia e competenze del gruppo nucleare francese EDF e il cinese CGNPC e aveva visto la sindacalista dell’azienda Areva, produttrice di centrali nucleari, al centro di una spy story a tinte fosche che la vedeva vittima di un’aggressione in casa sua.

Durante il processo però era emersa l’accusa da parte della polizia verosimilmente corrotta, che fosse stata tutta una messa in scena architettata dalla donna che era riuscita a legarsi e imbavagliarsi da sola, infilandosi un coltello nella vagina, dopo essersi incisa una bella A sulla pancia, per gettare discredito sull’azienda.
Il film si sviluppa con calibrata suspense, ripercorrendo le tappe del processo e mettendo a fuoco la fatica della donna vittima dell’incredulità e delle manovre aziendali che aleggiano alle sue spalle. Gli enormi interessi economici che sottendono la vicenda farebbero presagire il peggio, ma la donna riesce nonostante le minacce continue a gestire lo stress, controllandosi e fornendo le prove necessarie che la scagioneranno. 

La Huppert, in un ruolo che le è indubbiamente congeniale, fa un esercizio magistrale; la figura della sindacalista che riesce a salvare decine di migliaia di posti di lavoro, scongiurando le trattative segrete tra i due gruppi nucleari, ne esce indubbiamente eroicizzata.

Sarah Revoltella