29/11/2021
America Latina di Damiano e Fabio D’Innocenzo
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Il film si trasforma in un giallo. Il dubbio ricadrà prima su sconosciuti, poi amici e poi parenti. La confusione è tale che la linea tra realtà e sogno si assottiglia sempre più fino a diventare un incubo. Ciò riporterà alla luce mostri ed oscurità passate che spoglieranno il protagonista dal manto di perfezione in cui si era rifugiato. I comportamenti socialmente accettati si mostreranno nella loro vera natura: uno scudo di ipocrisia e falsità. Tutte le relazioni, da quelle meno importanti a quelle fondamentali diventano come nebbia, inconsistenti, torbide, intangibili e lontane. I gesti più naturali ed istintivi perdono di senso razionale.
I fratelli registi portano lo spettatore ad avere la sensazione di essere sulla fune, sospeso nel nulla ma, non essendo abili funamboli, il suo destino è segnato. Cade, viene avvolto dal vuoto pieno di incertezze ed insicurezze. L’impatto è inesorabile ma non è così prossimo come si potrebbe sospettare.
Anche la fotografia viene usata con abilità, giocando sui toni e sui colori dando indizi e ponendo domande allo spettatore per risolvere l’intricato mistero della cantina.
G.C.Labella
C.Taglio
Foto di RedDead720 - Clip del film su Cineuropa, Copyrighted