25/09/2020

MISS MARX di SUSANNA NICCHIARELLI

Ritorna al Venezia, questa volta in concorso nella selezione ufficiale, a tre anni dal successo di Nico 1988 (premiato come miglior film Orizzonti del 2017), la regista Susanna Nicchiarelli con Miss Marx. Dopo aver raccontato gli ultimi anni di vita della cantante ed ex-modella tedesca Christa Päffgen, meglio conosciuta come Nico, questa volta la Nicchiarelli mette a fuoco un’altra figura femminile: Eleanor Marx (1855-1898) sestogenita e quarta figlia femmina del filosofo tedesco Karl Marx. Eleanor (qui interpretata dall’attrice Romola Garai) è stata un'attivista, militante socialista, traduttrice e sindacalista britannica.

Nel film lei esprime il concretizzarsi e l’evolversi delle teorie enunciate nei testi di suo padre, in particolare Il Capitale, e gli studi dedicati al socialismo scientifico ai quali aveva lavorato con il suo amico e collega Friedrich Engels. La regista esplora la vita pubblica e quella privata di Eleanor: da una parte è tra le prime ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, a partecipare alle lotte operaie, a combattere per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile.

Dall’altra vi è la relazione sentimentale con Edward Aveling (l’attore Patrick Kennedy), a quell’epoca un importante scrittore vicino ai suoi ideali. Lui era già sposato, ma Eleanor visse all’inizio la loro storia in maniera molto aperta. Sarà però la dubbia condotta privata di Aveling che ad un certo punto porterà la vicenda a un epilogo tragico: Eleanor si toglierà la vita nel 1893, a soli 43 anni. Nel film vengono narrati i complessi rapporti tra padre-figlia, compagna-amante, l’attivismo e la sfera privata, per esplorare una figura moderna però con una recitazione eccessivamente costruita e l’azzardo di una colonna sonora punk destabilizzante nel finale.

Andrea Curcione