03/10/2018

RICORDI?  di Valerio Mieli

Ebbene sì dopo nove anni Valerio Mieli, giovane regista formatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma torna a stupirci con questa nuova avventura: Ricordi? interpretazione sorprendente di Luca Marinelli e Linda Caridi che al suo primo film ci dimostra di poter prendere le redini del nuovo cinema d'autore.

Già nel 2004 con ''Dieci inverni'' il nostro Valerio aveva intrecciato i destini di due giovani studenti e ci aveva regalato un lieto fine quando le cose sembravano essersi messe male, qua ci fa entrare con la sovrapposizione di immagini e pensieri, quasi confondenti, nell'intimità di una coppia che fin dall'inizio sembra voler dire qualcosa allo spettatore.

Un lavoro di montaggio esemplare quasi unico, così raffinato e scrupoloso, direi aulico che non ci immerge in un semplice viaggio cronologico di una storia d'amore fatta di flashback e  ''ricordi'', ma in una riflessione sulle relazioni interpersonali, sulla tragicità della sofferenza umana e su quanto questa si riversi profondamente sull'altro e inconsapevolmente possa cambiare le cose; ma se i ''ricordi'' sono l'unica cosa felice che abbiamo, come dice la protagonista.

Quanto davvero esistono la felicità e l'amore in un rapporto? Non è forse solo idealizzazione dei primi momenti? Quanto ci unisce e accomuna davvero alla persona che crediamo di amare? Le relazioni precedenti scompaiono del tutto o rimangono come fantasmi ad infestare i momenti di oblio e incertezza? Certo, i nostri protagonisti a cui non diamo un nome sanno il fatto loro, non giocano a stupide gelosie e ripicche ma fanno di tutto per lasciarsi cadere e riprendere un po' come in una tragedia greca. E se i nostri ''innominati'' non fossero altro che l'evoluzione di Ruggero e Camilla de ''dieci inverni''?  Oppure sono un po' ognuno di noi e non lo sapevamo fino a quando non siamo usciti dalla sala?

Tutto questo non resta che lasciarlo alla nostra cara interpretazione, che verrà messa in difficoltà dall’uso delle luci , i colori e i suoni così sinceri da fondersi in un'atmosfera romantica un po' wendersiana; se a fine proiezione ancora al buio sui titoli di coda ti scenderà una lacrima allora ti sarai fatto trasportare da una strana sensazione metafisica per un attimo e la abbandonerai subito per dondolarti  nei “Ricordi'' più importanti della tua vita.

Chiara De Angelis