24/11/2017

No Date, No Signature  di Vahid Jalilvand

Il medico Nariman di ritorno a casa dal suo lavoro in obitorio, investe accidentalmente una famiglia che sta viaggiando in moto. Il padre e la madre risultano privi di conseguenze dopo l’impatto, mentre il bambino cade a terra sbattendo la testa. Nariman si accerta delle condizioni del bambino, non notando nessuna grave lesione e lasciandolo quindi tornare a casa con la famiglia senza passare per l’ospedale. L’indomani però scopre il suo cadavere in obitorio, corredato da un’autopsia che riporta come causa della morte l’avvelenamento per botulismo. Nariman afflitto dal dubbio che quest’ultima non possa essere la vera causa, inizierà una serie di coraggiose ricerche per chiarire il vero motivo del decesso.

Il regista Vahid Jalilvand gira un film che appartiene al filone neorealistico iraniano, mettendo in scena l’analisi viscerale dei personaggi, contestualizzati in una società iraniana contemporanea. Il film ci offre un continuo confronto tra classi sociali diverse, tra personaggi diversi con sensibilità e valori differenti. Lo stile è riconducibile al cinema di Asghar Farhadi, ma la profondità registica di Jalilvand è completamente personale.

Uno studio quasi antropologico sui personaggi, sui loro stati d’animo completamente in evoluzione e in continuo scontro con la coscienza e con i valori morali e personali a loro connessi. Gli spazi fisici e psicologici spesso dilatati dal regista, sono momenti di riflessione per lo spettatore che si muove in uno spazio sospeso, galleggiando quasi come agganciato all’imbragatura della steadycam tra le strade e le molteplici realtà che la società iraniana ci offre. Il coraggio del regista, del protagonista del film e del film stesso ne escono da questa oscillante riflessione vincitori.

Sergio Floriani