22/10/2024

Selon Joy di Camille Lugan

Selon Joy è un film capace si trattare con delicatezza la sottile linea che separa bene e male, fede e ateismo, giusto e sbagliato.
Joy, una giovane ragazza mossa da una fortissima fede, è sempre stata circondata dalla chiesa dove è cresciuta, e dove ha imparato i valori della carità e del darsi agli altri. È l’incontro con Andry, a cambiarle la vita e a spingerla a scoprire il mondo esterno, tra i suoi orrori e le sue ingiustizie.
L’allontanamento di Joy dalla sua chiesa alla scoperta di quello che c’è fuori, farà sì che la ragazza rischi di perdere sé stessa, mettendo in dubbio la sua identità. Guidata dall’amore per Andry, proietta come nelle opere di carità, tutte le sue energie nel cercare di salvarlo dalla strada sbagliata, ma sarà lei ad esserne influenzata.

 La ragazza scopre così, che quel mondo considerato scorretto e pericoloso la incuriosisce e la attrae, dando il via a quella battaglia interiore che la vede lottare tra il fare la cosa giusta seguendo la propria fede, oppure quella sbagliata ascoltando l’istinto.

Ecco allora una nuova Joy, desiderosa di fare nuove esperienze e mossa dal brivido del rischio. La giovane scopre così, che tutto quello che sembra sbagliato ad uno sguardo esterno, assume un significato per chi lo compie, sono infatti le motivazioni del gesto a non renderlo così ripugnante. In questo caso, per molti ragazzi la droga diventa una via di fuga da una realtà verso la quale hanno perso le speranze. Vi sarà così un costante parallelismo tra positivo e negativo, al cui centro si trova Joy, dilaniata tra l’amore per Dio e l’amore per Andry che sembrano andare in due direzioni opposte.

Ecco una perfetta dimostrazione della teoria dell’attrazione degli opposti, qui si hanno due anime che si influenzano e si intrecciano. A muovere la storia è la purezza di Joy, e la sua fermezza nel credere di poter cambiare le cose, che inizia a vacillare quando si scontra con la cattiveria e la crudezza del mondo fuori, che alla fine riescono a prendere il sopravvento.

Il film ha la capacità di raccontare perfettamente il conflitto interiore della giovane, che la vede lottare tra la fede profonda che l’ha cresciuta e l’attrazione verso l’ignoto e lo sbagliato. Quello di Joy diventa così un viaggio introspettivo alla scoperta delle sue emozioni, che la porterà ad una tragica disillusione: non tutto si può risolvere con la preghiera, ma la fede può essere un appiglio al quale aggrapparsi quando ci si trova in difficoltà.

Agnese Piana