04/10/2024

After Partydi Vojtech Strakaty

After Party, diretto da Vojtech Strakaty, si svolge in un unico giorno, da un’alba all’altra. La giovane protagonista, Jindřiška, scopre che il padre ha contratto diversi debiti e che non è in grado di ripagarli.  
La vita agiata e senza pensieri della bella ventitreenne e della madre, muta radicalmente quando gli esattori arriveranno a mettere i sigilli alla loro casa. L’intero mondo della ragazza crolla e vede infranti tutti i suoi sogni. Mentre affronta la situazione, con accanto la sua migliore amica Karolina, Jindřiška si ritrova di fronte a un'ardua scelta: aiutare suo padre o mettersi in salvo finché è ancora in tempo?

La giovane, ancora ignara di tutto quello che potrà succedere, decide di dare un’opportunità al padre, perché crede e sa in cuor suo che il padre la proteggerà da tutto e tutti, come fino a quel momento ha fatto.
La trama dell’opera affronta diverse tematiche. Tematiche che riscontriamo tutti i giorni nella realtà delle nostre vite e che ci fanno riflettere su quanto sia importante prendere le giuste decisioni, sia per noi sia per le persone che ci vogliono bene.

La narrazione è strettamente strutturata attorno al crollo della normalità in un solo giorno, una tecnica utilizzata da Strakaty per amplificare l'immediatezza e l'intensità dell’esperienza della protagonista. La linea temporale condensata rispecchia la rapida disintegrazione della sua vita mentre affronta le conseguenze dei debiti di suo padre. Il regista utilizza uno stile dinamico e visivamente accattivante, esaltato dalla fotografia, conferendo al film una sorta di leggerezza, che risulta quasi ingannevole poiché si contrasta con la gravità della difficile situazione della protagonista.

All’interno di questa cornice temporale ristretta, Vojtech non si limita a raccontare la terribile vicenda in cui si è ritrovata la protagonista, ma intreccia diversi generi cinematografici. Questo aspetto di trasformazione del genere di After Party amplia il suo fascino, offrendo una proposta più coinvolgente e orientata al pubblico.
L’opera presentata a Venezia si apre e si chiude, quasi ciclicamente, con una festa. Una festa che sancisce l’abbandono di una vita spensierata e infantile per fare posto ai problemi dell’età adulta, fatta di ansie e responsabilità, di sacrifici e di decisioni importanti.

Infatti, vediamo come all’inizio la ragazza ritorna a casa contenta e spensierata, mentre nell’ultima scena, la protagonista, dopo la festa, è sull'orlo di un crollo nervoso.
Il finale è un faccia a faccia con il padre, in cui tutti i protagonisti, spettatore compreso, si rendono conto che siamo giunti agli sgoccioli: va presa una decisione. Però di questo futuro, di questo nuovo After Party, il regista non ci racconta nulla. L’opera di Vojtěch Strakatý vuole essere, quindi, un po’ come la vita. Le opzioni e i ragionamenti ci vengono messi davanti agli occhi per tutto il film, ma la decisione finale la lascia prendere a noi.
Cosa sceglierà Jindřiška dopo che lo schermo taglia a nero non lo sapremo mai. Ma, forse, nella quasi ora e mezza del film abbiamo maturato la nostra, personale, decisione.

Liliana Bonarrigo