10/10/2022

Quel posto nel tempo, film di Giuseppe Nuzzo sull’Alzheimer

C'è un luogo sconosciuto a noi, dove molte persone di età adulta e avanzata, per lo più anziani, visitano e poi fanno ritorno, vanno e vengono in continuazione, sembra che così sia quel mondo della malattia del XX secolo, l’Alzheimer, argomento che Giuseppe Alessio Nuzzo, regista napoletano, ha tenuto sempre a cuore e di cui tratta il suo più recente film, Quel posto nel tempo.
L'opera di Nuzzo è un racconto delicato e rispettoso su questa affezione che accade all’interno di una famiglia, con protagonista un direttore d’orchestra in pensione, interpretato da Leo Gullotta, talentuoso attore catanese, che con grande maestria esegue un ruolo alquanto difficile.

Gullotta è un uomo che diventa a tratti bambino, a volte adulto e poi torna ad essere l’anziano che è, viaggia tra il presente e i suoi ricordi più belli e più difficili, in una cornice straordinaria come la città di Napoli, luogo che non solo fa da scenario, ma è un tutt’uno con il personaggio.
Quel posto nel tempo è una produzione che ha coinvolto il Conservatorio F. Venezze di Rovigo per la realizzazione della musica e ha cominciato il suo viaggio a Venezia, in occasione della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, dove ha avuto luogo la conferenza stampa presso lo spazio della Veneto Film Commission e l’anteprima nel Cinema Astra dell’isola del Lido.

Nella giornata tutta veneziana, sono stati presenti alcuni dei protagonisti del film, tra cui l’attrice napoletana Giovanna Rei, con una lunga carriera alle spalle, che ha recitato in diverse serie TV, film e anche teatro, a lei è stato affidato il ruolo della moglie. E l’attore italo statunitense Tomas Arana, noto per la sua partecipazione in film come L'ultima tentazione di Cristo, Guardia del corpo, Il Gladiatore e tanti altri, lui invece fa il medico che cura Gullotta.  

Nelle vesti della figlia, Beatrice Arnera, attrice e cantante di Acqui Terme, molto amata dal pubblico, che si è formata nel mondo dei musical. Nella parte di Michela, ha a carico Mario (Leo Gullotta) e deve comprendere e seguire tutti quei sentieri mentali in cui il padre va a finire, si perde tra alcune visioni della moglie scomparsa, le sue lezioni di musica e qualche volta, la pasticceria che espone dolci prelibatezze napoletane.
Il cineasta Giuseppe Alessio Nuzzo ha raccontato in sala la sua esperienza personale con questa malattia, giacché sua nonna ne era affetta. Ha considerato che da una parte, l’Alzheimer priva di una cosa fondamentale, la memoria, e dall’altra, regala una magia perché si viaggia nel tempo assieme ai cari. Mia nonna, ha aggiunto, aveva 80 anni, a volte 50 e un altro giorno 25. 

Blanca Estela Rodríguez
Corrispondente estero. Italo messicana