04/10/2022

AMANDA di Carolina Cavalli

Presentato alla 79. Mostra internazionale d’arte Cinematografica di Venezia, Amanda è un film diretto da Carolina Cavalli, della durata di 93 minuti, che sarà nelle sale dal 13 ottobre con la collaborazione di I Wonder Pictures.
Si tratta di una commedia drammatica che parla di amicizia e solitudine, le cui protagoniste sono Benedetta Porcaroli e Galatea Bellugi. Appartenente ad una famiglia benestante, Amanda (Benedetta Porcaroli) è una ventiquattrenne irrequieta e malinconica che, cresciuta con una grande difficoltà nel condividere il suo complicato mondo interiore, trascorre le giornate nella totale apatia, alla ricerca di qualcosa che possa dare un senso alla sua vita.

Tutto cambia non appena scopre che durante l’infanzia passava molto tempo con Rebecca (Galatea Bellugi), figlia di un’amica della madre. A quel punto, volendo riscattare la possibilità persa di avere una migliore amica, si pone l’obiettivo di riconquistarla… ma non tutto è così semplice.
La storia, infatti, ruota per intero attorno ai suoi numerosi tentativi bizzarri di costruire una normalità relazionale, al fine di sentirsi meno sola e amata da qualcuno. In questo senso colpisce proprio la dinamica degli eventi, in quanto lasciano riflettere sull’odierna incomunicabilità, da cui ne consegue la difficoltà nell’approcciarsi emotivamente, e sul costante e sentito bisogno di amare ed essere amati.

Antiteticamente all’evidente drammaticità della storia, di rilievo è la comicità con cui Amanda riusciva sempre a contraddistinguersi, infatti battute sarcastiche e inattese caratterizzano le sue azioni, mettendo in evidenza anche il contesto sociale che la circonda: quello di un’alta borghesia, con figlie capricciose e madri depresse.
È interessante il messaggio di fondo del film ma, nonostante ciò, è meno apprezzabile l’eccessiva concentrazione sul personaggio di Amanda, il quale finisce per minimizzare tutto il resto, compresa l’amica Rebecca.
Forse sarebbe da modificare il rapporto tra le due: o optando per una radicale differenza che permetta loro di confrontarsi e migliorarsi, scoprendosi in vari aspetti, o mantenendo un elemento che le accomuni (come in questo caso), al fine di riconoscere l’una qualcosa di sé nell’altra, ma con un diverso equilibrio in modo da poter porre l’attenzione quanto su Amanda, tanto su Rebecca. La storia nel complesso regge e coinvolge, dunque è consigliabile la visione.

Vanessa Pizzolo