26/09/2022
BONES AND ALL di Luca Guadagnino

La protagonista è Maren, una ragazzina nata e cresciuta negli anni Ottanta, affetta da antropofagia. La ragazza è infatti una cannibale che, scoperta la sua condizione e abbandonata al suo destino dal padre, cercherà di conviverci trovando altri come lei che la aiuteranno ad affrontare la cosa, nel bene o nel male. Nella sua stessa condizione è infatti Lee, un ragazzo in fuga, con cui la ragazza condividerà gran parte del suo viaggio, conoscendo non solo il mondo del cannibalismo, ma anche quello dell’amore.
Non solo horror, thriller o splatter. Prima di tutto il nuovo prodotto cinematografico di Luca Guadagnino è un viaggio di formazione, al cui centro si trovano gli adolescenti. I protagonisti infatti sono due ragazzi che dovranno affrontare, chi in un modo chi nell’altro, il duro passaggio dall’essere bambini all’età adulta. Quel periodo in cui non sei né carne né pesce diventa per il regista un modo per esplorare paure e preoccupazioni, libertà e voglia di vivere.
Gli adolescenti, in particolare, apprezzeranno Bones and all, non per la storia d’amore in sé o per le scene di cannibalismo, in particolare perché riusciranno a rivedersi nei due personaggi protagonisti, che vivono insieme a loro momenti di profonda solitudine, di inquietudine e senso di perdizione, incertezza verso un futuro che sembra non volersi mostrare roseo.
Che Luca Guadagnino fosse bravo a dirigere lo aveva dimostrato già con Chiamami col tuo nome, il cui protagonista era sempre lo stesso Chalamet. Ancora una volta la loro collaborazione e l’affinità mentale tra regista e attore si palesa a trecentosessanta gradi sullo schermo, in un film equilibrato e ben confezionato. Non ci sono troppi eccessi, non ci sono azzardi tra regia, fotografia e colonna sonora, ma tutto funziona comunque con il perfetto bilanciamento, facendo di Bones and all un film ben riuscito.
Maria Zuozo