31/08/2022

A Venezia 79 Leoni d’Oro alla carriera per Catherine Deneuve e Paul Schrader

La Mostra di Venezia ha deciso l’attribuzione di due Leoni d’Oro alla carriera nel 2022 all’attrice francese Catherine Deneuve (la cui consegna avverrà nell’ambito della cerimonia di apertura della Mostra) e al regista statunitense Paul Schrader.
Catherine Deneuve (pseudonimo di Catherine Dorleac), nata a Parigi nel 1943, è considerata una delle più grandi attrici francesi ma la sua notorietà è indubbiamente a livello internazionale. Una carriera che dura da più cinquant’anni con una filmografia ricchissima.
A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “Un numero impressionante di film, la maggior parte dei quali grandi successi internazionali. Una quantità altrettanto ragguardevole di premi ottenuti nei maggiori festival del mondo, cui si deve aggiungere una candidatura all’Oscar come miglior attrice protagonista, privilegio raro per un’artista non americana. Un susseguirsi di sodalizi artistici con alcuni tra i più importanti registi e attori europei: Roger Vadim, Jacques Demy, Luis Buñuel, François Truffaut, Roman Polanski, Marco Ferreri, Marcello Mastroianni e Gérard Depardieu. Per questi motivi assume particolare rilievo il Leone d’oro alla carriera che la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia le attribuisce in occasione del 90. anniversario dalla prima edizione del festival veneziano, dopo il Leone d’oro vinto con Bella di giorno di Luis Buñuel nel 1967 e la Coppa Volpi come miglior attrice per Place Vendôme di Nicole Garcia nel 1998”.
Così ha dichiarato l’attrice francese: È una gioia ricevere questo premio prestigioso alla Mostra di Venezia, che amo e conosco da molto tempo, da quando Bella di giorno di Luis Buñuel ha ricevuto a suo tempo il Leone d’oro.È un onore inoltre essere stata scelta per questo omaggio dalla Mostra, perché mi ha accompagnato molto spesso per tanti film”.
Un altro Leone d’oro va al regista Paul Schrader nato nel 1946 a Grand Rapids nel Michigan. Ha scritto e diretto più di trenta film, dopo aver iniziato come sceneggiatore per Sidney Pollack, Brian De Palma e soprattutto Martin Scorsese, con cui ha collaborato a quattro film, tra cui Taxi Driver. Tra i film che ha diretto si possono ricordare American Gigolò (1980), Mishima (1985), Cortesie per gli ospiti (1990) e Il collezionista di carte presentato l’anno scorso alla Mostra di Venezia.
Sul Leone alla carriera al regista americano così si è espresso il Direttore Alberto Barbera. “Schrader è una figura centrale della New Hollywood che ha rivoluzionato l’immaginario, l’estetica e il linguaggio del cinema americano a partire dai tardi anni Sessanta. Non è un’esagerazione affermare che si tratta di uno dei più importanti autori americani della sua generazione, un cineasta profondamente influenzato dal cinema e dalla cultura europea, uno sceneggiatore ostinatamente indipendente, ma capace di lavorare su committenza e di muoversi con disinvoltura nel sistema hollywoodiano”.
“Sono profondamente onorato – ha dichiarato Paul Schrader– Venezia è il mio Leone del cuore”.

Alessandro Cuk