19/10/2018

YOM ADAATOU ZOULI (THE DAY I LOST MY SHADOW)  di Soudade Kaadan

La regista siriana Soudade Kaadan ha realizzato diversi film documentari proiettati in diversi ambiti nazionali e internazionali, ricevendo alcuni riconoscimenti. “Yom Adaatoui Zouli” (The Day I Lost My Shadow) è il suo primo lungometraggio ed è stato presentato in concorso nella sezione “Orizzonti”.
La storia è ambientata in Siria nel 2012, un anno dopo lo scoppio della guerra civile tra le fazioni pro e contro il regime di Bashar Al Hassad, provocata dai tumulti avvenuti in seguito alla “primavera araba”. A Damasco vive Sana (l’attrice Sawsan Arshid) che oltre all’impegno del lavoro deve crescere da sola il figlio di otto anni.

In casa oltre alla periodica mancanza di corrente elettrica, la bombola del gas che serve per preparare pasti caldi e riscaldare la casa si esaurisce e nel bel mezzo di un freddo inverno la donna decide di andare in periferia per recuperare una nuova bombola da un fornitore. Ma l’impresa non sarà facile. Per colpa del conducente di un taxi che non si fermerà a un posto di blocco si ritroverà insieme ad una giovane coppia inseguita dalle milizie. Intrappolata in una zona sotto assedio, Sana inizierà un viaggio di tre giorni tra i sobborghi e i villaggi intorno alla capitale, tra incontri pericolosi e la preoccupazione di aver lasciato da solo suo figlio a casa.

La regista Kadaan con questo film lancia un messaggio per niente ottimista sulle condizioni di vita in un territorio dove tuttora è in corso una cruenta guerra e dove i morti, di qualsiasi condizione o fronte, vengono rappresentati come anime che nel trapasso – come espresso dal titolo del film - perdono l’ombra quasi a perdere ogni dignità come persona.
Come in ogni guerra c’è però spazio alla solidarietà, anche tra fedi religiose diverse, tra persone umili nelle quali il conflitto pone tragedie e non fa distinzioni tra vincitori e vinti.  Alla pellicola è stato assegnato il Leone del Futuro – Premio Opera Prima “Luigi de Laurentiis”.

Andrea Curcione