19/10/2018

El Pepe una vida suprema  di Emir Kusturica

El Pepe una vida suprema, il documentario di Emir Kusturica racconta la vita incredibile dell'ex presidente uruguaiano Jose Mujica, più conosciuto come El Pepe, l'uomo che nel suo passato da guerrigliero rubava ai poveri per dare ai ricchi organizzando avventurose rapine per sfamare il popolo. El Pepe ha trascorso tredici anni in carcere, un tempo lunghissimo che l'ha aiutato a rendersi umile, radicandosi ancora di più in quell'idealismo grazie al quale si è reso credibile di fronte al suo popolo.

La sua si potrebbe definire una vita ispirata da due grandi amori paralleli che si intrecciano e alimentavano a vicenda. Uno è l'idealismo politico che lo porta a credere e a combattere quotidianamente per un paese migliore e l'altro è l'amore per Lucia Topolansky, la compagna di sempre e attuale numero due del governo attuale, con la quale Jose ha condiviso una vita di lotta, di speranza e di prigione.

Forse il legame tra questi due "antieroi" che si sono conosciuti sul campo; perché lei falsificava documenti, rivela la cifra della lunga, ma neanche troppo, intervista che Kusturica strappa a El Pepe facendogli ripercorrere le tappe salienti della sua vita. Quello che emerge dal vissuto che scorre sul volto di quest' uomo emozionante, che guida il suo trattore e si taglia lo stipendio per essere vicino al suo popolo, (perché forse è già immensamente ricco di ricordi, di esperienze e di un mondo interiore che pochi possono vantare) è una militanza costante che si percepisce in ogni singola azione quotidiana.

L'attenzione alla cultura, intesa non come "opera d'arte fine a se stessa" ma come atteggiamento creativo, e quindi sovversivo nei confronti dello status quo, è un altro perno della sua battaglia. Alla fine El Pepe sceglie di coltivare fiori "perchè i fiori si venderanno sempre nelle case dei ricchi" come dice lui e sono frutto di un lavoro che invita all'equilibrio e all'osservazione. Sembra questa la ricetta finale che ci dona questo uomo così sgargiante nella sua semplicità e nel contempo così inesorabile.

Sarah Revoltella