02/10/2017

Human Flow  di Ai Weiwei

Human Flow, il documentario di Ai Weiwei che descrive il flusso immenso dei 65 milioni di persone che si spostano ogni giorno per via delle guerre e dei cambiamenti climatici.
L’artista, sceglie il cinema, consapevole della grande opportunità del mezzo per arrivare al grande pubblico. Il film che nella prima parte risulta un po’ carente sotto al profilo della tecnica e delle inquadrature, recupera nella seconda parte, arrivando a coinvolgere lo spettatore nell’importante e ambiziosa operazione di rappresentare le migrazioni intese, non tanto come episodi circoscritti, ma come un fenomeno massiccio ed epocale che coinvolge tutto il mondo.

I flussi umani, quelli che transitano attraverso i confini interdetti dalle politiche locali, diventano quindi i rivoli d'acqua di una marea incontenibile che filtra inesorabilmente attraverso i buchi dei reticolati e alle crepe dei muri che gli Stati "preoccupati" della loro integrità morale ergono a difesa.

Sono le ingenti masse di quei corpi che visti dall’alto assomigliano soltanto a degli insetti impazziti, ma che esaminati nella loro specifica individualità, risultano essere: uomini, donne e bambini, in fuga, dalla carestia, dai cambiamenti climatici e dalle guerre.

Sarah Revoltella