28/08/2017

Alla Mostra di Venezia incontro su “Nazario Sauro e il cinema”

Martedì 5 settembre alle ore 17.00 presso lo spazio Regione Veneto all’interno dell’Hotel Excelsior si svolgerà un incontro, promosso dal Cinit-Cineforum Italiano in collaborazione con Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sul tema “Nazario Sauro e il cinema”.
Questa tavola rotonda è dedicata alla figura del patriota italiano nato a Capodistria (di cui l’anno scorso si è celebrato il centenario della morte), in occasione dei 70 anni dalla traslazione della salma da Pola al Tempio votivo del Lido di Venezia, con la proiezione di filmati d’epoca e con uno sguardo sull'attenzione che il grande schermo gli ha dedicato.

Intervengono all’incontro, coordinato e introdotto da Alessandro Cuk, Vicepresidente Cinit-Cineforum Italiano, Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Renzo Codarin, Presidente nazionale ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), Emanuele Merlino, Comitato 10 febbraio e Davide Rossi, Comitato permanente per la valorizzazione del patrimonio veneto in Istria e Dalmazia.

Un breve filmato dell’Archivio Luce documenta l’inaugurazione a Capodistria del monumento dedicato a Nazario Sauro nel 1935 e un altro della Settimana Incom mostra il trasporto della salma di Sauro da Pola a Venezia nel 1947. Ma esiste anche un breve documentario, sempre del 1947, dell’Istituto Luce intitolato “Nazario Sauro – Eroe del mare” che racconta in maniera più ampia il passaggio del patriota da dove era sepolto a Pola fino alla nuova collocazione al Lido di Venezia.

A Nazario Sauro poi è stato dedicato anche un film del 1952 “Fratelli d’Italia” che racconta la storia del patriota di Capodistria, eroe della marina militare italiana durante la Grande Guerra. Catturato dagli austriaci viene condannato a morte. Sauro viene messo di fronte alla madre, che finge di non riconoscerlo e quasi convince i giudici. Ma arriva il marito della sorella, sottufficiale degli austriaci e la sua testimonianza manda Sauro sulla forca.

L’opera è diretta da Fausto Saraceni, sceneggiata da Ennio De Concini (che sarà premio Oscar nel 1963 per “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi e l’inventore in televisione della serie “La Piovra” negli anni Ottanta). Protagonista del film è Ettore Manni (al suo secondo film) che poi lavorerà, nella sua lunga carriera, con registi come Luigi Comencini, Alberto Lattuada, Michelangelo Antonioni, Dino Risi, Luigi Zampa, Ettore Scola e Federico Fellini.